venerdì 31 luglio 2009

" Stagioni diverse "



Vabbè che con King si parte con 7 punti avanti . . . . .
. . . . ma altri sette punti se ne vanno perchè l'horror, solitamente , si confonde spesso con il comico. Cioè, la scena di quello che urla, del sangue da per tutto, con un buio di una notte che sembra durare 12 ore, il muostruone che sghignazza assetato di carne umana, e la bambola che parla da sola (con frasi del tutto inquietanti, ovviamente. . .) , e le scritte sul muro, sempre di sangue, e tutti che si dividono perchè restare uniti è fisicamente impossibile, e la donna assasina perchè l'uomo è andato fuori moda, e le urla, e il sangue, e il buio, e il buio, e il sangue, e le urla. . .
E CHE PALLE!
Alla fine gira e rigira il genere horror quello è. Vabbè ok, magari anche il fantasy si ritrova sempre le stesse cose: il bene contro il male, una profezia, il coglionazzo che diventa il super eroe, e la super magia che distrugge tutto il male di sta terra, e lo sdolcinato happy end. Ma solitamente in ogni fantasy si trova un minimo di originalità. Ditemi se non avete almeno una volta visto o sentito in un film/libro horror le seguenti affermazioni o contesti:
Una bella vacanza, ovviamente in una città sperduta, mica al mare.
Il padre con un sorriso a 32 denti visibile da ogni punto registri la telecamera, la madre solitamente silenziosa, la emo-ragazzina protagonista adolescente rompiballe in piena crisi depressiva da "questo posto non mi piace" e il fratellino di cui l'unico compito e far incazzare la sorella.
Il fratellino morirà, e voi già lo sapete dai primi due minuti di film.
Arrivati a Silent Hill, chiedete della casa in villegiatura. . .
"Abbiamo una ridente villetta lì al confine tra la casa del vecchio Frankstein e Mr.Hyde, in via Murder n°666, nell'isolato di Hell Street. . . . . vi va bene?"
Il padre annuisce sorridente, la madre sta zitta, la figlia sbuffa, il fratello gli da un pugno.
Arrivano stanchi nella supervillona con 400 stanze di cui 300 porte sono chiuse, perchè in un film horror le stanze sono sempre chiuse, la benzina dell'auto finisce quando arrivi lì, come arma di difesa hai il coltellino svizzero perso nei meandri di un armadio in una delle stanze chiuse, dove le luci di notte non funzionano, le finestre non si chiudono e il tu vicino dista a kilometri da lì. Ovviamente, il telefono, è un'optional che il più delle volte non funziona.
Te arrivi, ognuno si corica nelle proprie stanze distanti 5 km una dall'altra. Si fa notte.
brrrrr......paura eh?
La emo-ragazza pensa a quanto è depressa. Sente degli sghignazzi inquietanti e dei numerosi colpi dal soffito al piano di sopra. Ovviamente lei non si caga sotto dalla paura, ma va a cercare il fratello per fargli un mazziatone. Per puro errore entra nella cabina mistoriosa tutta buia. Te non vedi una mazza perchè ovviamente è tutto buio. Poi un silenzio. Un lungo silenzio. Un lunghissimo, suspantissimo silenzio. E quando stai per crollare dicendo " Cazzo uccidila così la facciamo finita" niente, lei non trova niente. Poi sale le scale e BUMMM, gli cade addosso il fratello tutto pieno di sangue con la testa mezza mozzata. Tu inorridisci davanti a un fantoccio ricoperto di ketchup. La emo-ragazzina manda un super-acuto che uccide il fratello, in fin di vita,e te rimani mezzo-sordo per tutto il film. Lei ora è ricoperta di sangue dalla testa ai piedi. Corra a più non posso verso la camera dei genitori, che ovviamente hanno chiuso la porta a chiave. Lei allora corre al telefono. Ma il telefono è staccato. Cerca una torcia, ma non la trova. Allora il realismo di un film fa posto a un surrealismo per cui, una ridente villetta ha la porta d'entrata chiusa a chiave. La ragazzina impreca, il pubblico anche, che sta per diventare cieco visto che è un film del tutto al buio. Lei corre di nuovo dai genitori. Incontra un super-muostrone con una faccia tutta ricoperta di sangue, con una motosega in mano, ricoperto da luride vestaglie. Lei tira fuori, non si di preciso da dove, una super ascia, gli taglia un braccio e lui muore. I genitori non si preoccupano affatto della morte del fratello, e tornano a casa felici di aver passato una buona vacanza, con una figlia ora disturbata. Fine. Ditemi quale film/libro non abbia una qualche somiglianza con questa storia???
Lo so io.
Stagioni Diverse, di Stephen King
Vabbè che secondo questo libro ci sarebbero 3 estate, 2 autunni, e un inverno e nessuna primavera . . .
Il libro si divide in quattro racconti, non-ognuna per ogni stagione.

1.Rita Hayworth e il prigioniero di Shawshank

Sapete chi è Rita Hayworth? No? Beh nemmeno io. Immagenatevi una gran gnocca anni '30. Ecco è lei.
Il racconto è raccontato dal punto di vista di "Red" il trovatutto del carcere di Shawshank. Se gli chiedi una sigaretta, lui c'è l'ha. Se gli chiedi una birra, lui c'è l'ha. Se gli chiedi una pistola, lui c'è l'ha. C'ha più roba lui che l'Ikea. Arriva il protagonista del racconto di Red, il suo compare, Andy Dufrasne, accusato di aver assasinato la moglie e il suo amante con prove inconfutabilmente sbagliate. Condannato a 3 condanne a vita. Una media di circa. . . . 210 anni. Per un'inoccente. Sì, insomma, i giudici si sono laureati all'università d topo gigio, mi sà. Mò. . . . Andy Dufrasne è un figo, ti sa lavorare le pietre con il solo uso di un martelletto creandoti piccoli David di Michelangelo in miniatura, sa avere uno stipendio anche dentro un carcere. . . e far avere uno stipendio a quasi tutti i dipendenti-poliziotti-malmenatori, oltre che al direttore!!
"Vedi che non è capace di evadere scavando una buca con un martelletto? "
Infatti sì. E anche attraversare una luuuuunga parete piena di ratti, fango, sporcizia, e fango alta e larga cinque per cinque. . . . centimetri. . . .
E vabbè, a parte la kriptonite tutto ci stava.
E incredibilmente, stranamente. . . . mi è piaciuto più il film chiamato miseramente " Ali della libertà"
(Cosa sono quei quattr'uomini che scendono dal cielo?)
Sì signori, il mito della filmografia che non potrà mai uguagliare ne tanto mene superare le bellezza di alcuni romanzi è finalmente sfasata! Ora viviamo in un muondo migliuooooore!
MUAHAHAHAHAHA
AHAHAH
AHA
Ah....
(?!?!?)
Insomma, con questo non voglio dire che il racconto non mi sia piaciuto, anzi, uno stile ineguaglibabile che si intreccia in una storia a dir poco incredibile. Ma il film, è stata tutt'altra cosa. Era come una perfetta ricreazione del racconto, solo che ti dava più l'idea della perfidia e della cazzima che regnava sovrana in una prigione di cui i sentimenti dei personaggi si riscontrano in una perfetta recitazione. L'area dell'essere perduto, condannato, delle sbarre che ti separano dal mondo rinchiudendo la tua libertà in una misera stanza buia. . . . . .
Brrrrr
Babè insomma bello, bello, bello! Ma passiamo al secondo. . .

2. Apt Pupil (Un ragazzo sveglio)

Prendete il raccapricciante The Ring, l'inquietante Silent Hill, il tetro It e unitelo con un ragazzino tredicenne appasionato di campi di concentramento e un ex-nazista.
sadico: [sa-di-co] agg. che gode delle sofferenze altrui, perverso, maniaco, masochista
Tsk. Io aggiungerei Tadd Bowden.
Tadd Bowden è il solito ragazzino biondo-occhi-azzuri-ho-tutti-10-a-scuola che ovviamente è un sadico perverso. Perchè si sa, i pervertiti sono obbligatoriamente bonazzi di cui non dubiteresti mai delle sue capacità mentali.
Arthur Denker era comandante di un campo di concentramento a Patin, alcolista, nazista, fumatore incallito. Perchè si sa, i vecchi nazisti sono tutti alcolisti, fumatori di cui dubiteresti seriamente delle sue capacità mentali.
Incomincia per caso tra i due un rapporto dai risvolti sadici, fondato sui racconti più inquietanti sulle opere e le torture fatti agli ebrei. Da buon scrittore King ha avuto cuore di non premurarci troppo sui racconti di tortua degli ebrei, per lo più il racconto si concentra sulle attività dei due protagonisti, che consistono in : vestirsi da colonelli della seconda guerra mondiale, ubriacarsi, arrostire gatti vivi, ricattarsi a vicenda con lettere di manaccia, minacciarsi di uccidere e uccidere barboni. Finchè il caro Bowden però non si mette nei casini, viene scoperto da un professore di orientamento universitario che ama non farsi gli affari suoi e. . . .
Dai e come può finire scondo voi?
Pensateci un attimo. . . .
Su su, non è difficile . . .
Pensate a qualcosa di moooolto inquietante. . .
. . . . . .
Sì! Esatto, si ammazzano!!!
Insomma, una roba davvero tetra e inquietante, un racconto che ha rinnovato il genere horror non riscontrandosi affatto con robaccia tipo tanto-sangue-tanto-buio-tante urla. . . .ma qualcosa di moooooolto più tremendo . . .
Un risvolto in un passato in modo davvero insolito
Brrrrr
3.Il corpo (Per intenderci. . . . Stand By Me)
Parliamo di adolescenza. . . .
so cosa state pensando . . . .
Ma per fortuna non è stato così.
Volete che rendi una merda sto racconto? Ok
Quattro adolescenti sfigati , quattro amici che tutto al più condividono dei genitori di merda, decidono di partire alla ricerca di un morto che, evidentemente, una attivissima polizia locale non ha trovato, sperando di riscontrare un enooooorme successo.
E come fan con i genitori?
Semplice, dicono che vanno a dormire in tenda a casa di un amico. Il fatto che questa notte dura due giorni non cambia niente.
E come sopraviveranno?
Si porteranno un pence ognuno. Perchè a Castle Rock con un pence ti compri: quattro panini, carne macinata, pancetta, prosciutto e coca cola. E con questa enoooooorme quantità di cibo quattro baldi giovano sopravvivono per tre dì .
E come trovano l'uomo morto?
Girovagavano seguendo una pista di binari di un treno assasino che uccide i ragazzi che passano sopra il suo binario.
E cosa sperano di fare con l'uomo morto?
Se trovi un uomo morto, sei un uomo fortunato a Castle Rock. . .
E detta così, la storia può sembrare abbastanza stupida.
Se non fosse che i quattro protagonisti hanno una storia più complessa e profonda di quanto può sembrare , che anche se la storia può sembrare assurda , detta da King è una genialata, che lo stile ironico anni è '60 è troppo figo, che racchiude più perle di saggezza questo racconto che tomi interi, perle che si incontrano nei pensieri del protagonista Gordon e nelle azioni e nefaste vicende che accompagneranno i protagonisti nell'intera storia. Divertente, spassoso, in alcuni istanti profondo e in altri davvero toccante. Una banale storia raccontata in uno stile superbo e redatta in un film altrettanto fantastico, bello quanto il racconto secondo me. Bello, bello, bello, credo sia la prima volta che mi sia appasionato tanto a un racconto ambientato negli anni '60.
Quindi. . . . ugualmente . . . .
Brrr
4.Il metodo di respirazione
Si inizia bene, si finisce male.
Ma l'ha scritto King o la finito qualcun'altro questo libro?
L'aria tetra e horroriana ci stava tutta. Ma è il contesto che non andava. Un club di vecchietti alcolizzati che si racconta storie, dove per la casa si aggirano mobili marchiati da marchi inesistenti e infestata da rumori che il maggiordomo afferma essere dei fantasmi del piano di sopra, che sembra disendersi in un infinita varietà di librerie.
E vabbè. . . . . ma succedesse qualcosa!!!!!
E questo racconto non ho cuore di dirvelo, e di sopra non ci vado, e non faccio domande per non insospettire, e il maggiordomo serve bevande con mancie da 100 dollari l'una, sempre senza domande. E di questo non si parla, questo non si fa, questo non si pensa. . . .
MA L'AZIONE, DOV'è???
Insomma, dopo varie e luuuuuuuuuunghe descrizioni e riflessioni del protagonista su sto club di vecchietti, tutto si riduce all'unica storia che fa di riferimento, che in breve:
una donna incinta fa un incidente e rimane decapitata ma continua a respirare e partorisce il bambino. Ops, forse ho detto troppo.
Credetemi, vi ho fatto un favore.
Sì King, inquietante ok, ma la prossima volta, STRINGI!
Brrrr...rrrr.......rrr..zzzzzzzzzz
Voto Finale: 8 , e sette non vanno perchè è Horror, ma perchè è KING!!!

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